mercoledì 4 aprile 2012

La Via Francigena

Breve storia 

Nel Medioevo si sviluppa un fenomeno sociale a grande scala: mettersi in marcia per recarsi in visita ai grandi luoghi di Fede e di culto come Roma, Santiago de Compostella, Gerusalemme, come atto di devozione, di purificazione, di sacrificio, sofferenza e penitenza; per redimersi.
Tutti i Pellegrini erano uniti in questo spirito e nello stesso abbigliamento che era loro consegnato e benedetto prima della partenza (rito dell’investitura) e consistente nel Petaso (cappello con falda grande, rialzata nella parte anteriore e legato sotto il mento), la Pellegrina (largo mantello con cappuccio), il Bordone (bastone), la Scarsella (borsa in pelle).
Il diverso ceto sociale tra i Viandanti era evidenziato dal fatto che i più abbienti potevano permettersi il lusso di cavalcare un cavallo mentre gli altri marciavano a piedi.
L’importante comunque era partire, mettersi in marcia, pur consapevoli della durezza del cammino, dei pericoli, delle malattie, delle insidie, del brigantaggio sempre in agguato, degli ostacoli naturali di allora.
Il tasso di mortalità era molto elevato; tanti non sarebbero mai giunti a destinazione.
Tutti partivano coscienti di questo e, prima di farlo, redigevano un testamento nel caso del loro mancato ritorno.
La Via Francigena con il suoi 1800 km da Canterbury a Roma era la Via Maestra atta a soddisfare le esigenze dei Pellegrini di allora, con il ramo principale che conduceva a Roma e altre diramazioni che indirizzavano verso altri luoghi dì Fede.
La Via Francigena inoltre costituiva una lunga arteria percorsa anche da coloro che avevano necessità di spostarsi per motivi di lavoro  e dai mercanti per gli scambi commerciali.


E’ la strada di Sigerico. Il fu Arcivescovo di Canterbury si trovò costretto a recarsi a Roma nell’anno 990 (a cavallo e a piedi) per ricevere dal Papa Giovanni VI l’investitura ovvero il Pallio Arcivescovile, una veste di lana ornata della croce.
Al suo ritorno l’Arcivescovo descrisse in una sorta di diario approssimativo il tragitto percorso ed i luoghi di rifornimento e stazionamento (submansiones).
Questo documento di base risulterà in seguito prezioso per ricostruire con sufficiente precisione l’antico tracciato di questa Via una volta in disuso (quando i traffici commerciali s’indirizzarono  verso altre arterie alternative e così i Pellegrini) e una volta perse le tracce con il passare del tempo.


Nel corso degli anni la Francigena è stata oggetto di numerose varianti, diramazioni dovute, per esempio, alle condizioni politiche del momento alle esigenze commerciali, alle epidemie, ed è per questo che il 31 marzo 2009 dopo la valutazione di alcuni "percorsi" è stato individuato, da parte del Comitato Scientifico della Consulta degli itinerari storici, culturali e religiosi, il "cammino" che verrà definitivamente ufficializzato il 13 novembre del 2009. 

La mia Francigena
Chiunque decide di percorrere questa Via ha le proprie motivazioni ed aspirazioni.
Personalmente la ritengo un percorso di Fede, di pellegrinaggio, da compiersi cercando di entrare in simbiosi con la moltitudine di Pellegrini che l’hanno percorsa negli anni condividendo con loro, idealmente, gioie e dolori, fatica e sopportazione, pace e serenità.
Da solo, perché solamente in questo status riesco ad entrare in una dimensione più profonda, in una condizione mentale che induce alla riflessione e che certamente non manca nei lunghi chilometri di sterrati percorsi in completa solitudine.
Da solo, per imparare a cavarmela in ogni situazione, per verificare la mia preparazione mentale, per sopportare i disagi, la fatica, l’abilità nel risolvere potenziali problemi meccanici al veicolo se vado in bicicletta, l’orientamento; per capire fino a che punto posso contare sulla mia forza di volontà.
La Francigena, inoltre e non da ultimo, è un modo per godere di tanta Natura incontaminata, di tanta aria buona da respirare forte, di tanti borghi e cittadine incantevoli da visitare, per liberare, altresì, lo spirito di avventura che è in me.

Charta Peregrini (Credenziale del Pellegrino)
La Credenziale è un documento attestante il passaggio del Viandante sui luoghi della Via Francigena e serve a distinguerlo da un comune turista.
L’attestazione è un timbro posto in uno degli appositi spazi e per la sua apposizione ci si può rivolgere alle Autorità Religiose del posto, agli Uffici di Polizia, agli Uffici degli Enti Pubblici.
Può essere richiesta alla Confraternita di S. Giacomo di Compostella con sede in Perugia che la rilascia gratuitamente ed ulteriori informazioni sono disponibili sul sito http://www.confraternitadisanjacopo.it.
L’attestazione assume la sua importanza poiché dopo aver percorso i tratti della Francigena a piedi per una lunghezza di 100 km ed in bicicletta per 250 km è possibile ottenere il Testimonium, una sorta di Diploma rilasciato da un addetto Ufficio della Sede Vaticana in S. Pietro a Roma.
Le prime tre foto mostrano la Credenziale nella sua parte frontale, l'ultima nel retro dove vengono poste le timbrature.





Buen camino a todos.... Amedeo

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