Marsupio

L’esigenza di organizzare un piccolo marsupio da portare sempre in vita per non separarsene mai nasce al fine di avere sempre a portata di mano alcuni accessori che, per la loro utilità e/o importanza, è meglio non averli stivati nelle borse della bicicletta che per qualsiasi motivo (danno o furto), può andare persa.
Nel mio marsupio trovano posto:
  • documenti;
  • moneta in contanti e carta di credito;
  • coltello;
  • coltellino multiuso;
  • telefono cellulare;
  • accendino piezo con involucro trasparente;
  • taccuino e penna;
  • macchina fotografica.

Documenti
Portateli sempre a titolo precauzionale per farvi identificare nel malaugurato caso di necessità o per un controllo; l’attuale e regredita legislazione italiana, infatti, non prevede alcun documento per la guida della bicicletta.
Personalmente porto:

  • carta di identità;
  • tesserino delle vaccinazioni,
in copie scansionate al computer, stampate a colori e plastificate.
Inserisco anche un tesserino plastificato nel quale oltre a riassumere i miei dati di nascita e di residenza ho aggiunto le indicazioni del gruppo sanguigno, eventuali intolleranze a farmaci e/o alimenti, numeri telefonici a cui fare riferimento.
Tessera sanitaria in originale.
Tutta la documentazione è poi inserita in una bustina di plastica e riposta in una tasca interna del marsupio.

Moneta in contanti e carta di credito
Qualche euro al seguito portatelo sempre per pagare, per esempio, un caffè, un panino. La carta di credito la ritengo utile se per qualche motivo dobbiamo sostenere una spesa importante ed imprevista.

Coltello
Serve sempre, è utile in mille occasioni.
Sceglietelo di qualitàa serramanico e con la lama ben affilata.
Quando parlo di qualità mi riferisco a quella dell'acciaio, ad un blocco lama efficiente che tenga ben ferma la lama nella sua posizione quando lo usiamo senza essere costretti a "raccogliere parti delle nostre dita sparse per terra", ad assenza di giochi sia trasversali che longitudinali quando la lama è in posizione di blocco. Prendetelo in mano, cercate di sentirne la consistenza e verificate se l'impugnatura si adatta al vostro palmo. Insomma, provatelo.
Per una migliore conservazione tenetelo sempre ben pulito e passate sulla lama un filo di olio di vaselina bianco e lo stesso dicasi per il perno di rotazione della lama stessa.
In foto il Kalashnicov 10 della Boker con lama in buon acciaio 440C, affilatissima ed impugnatura molto particolare.





Coltellino multiuso
Posseggo alcuni Victorinox ma quelli che porto sempre con me e non solo durante le escursioni sono due modelli di assoluta preferenza: l'Huntsman e il Forester perchè, secondo me, la loro qualità, versatilità e praticità non teme confronti.
Sono dotati degli accessori utili ed indispensabili quelli che servono veramente senza fronzoli inutili che altro non fanno se non aumentare il peso.
Per un uso outdoor improntato principalmente nei boschi l'ago della bilancia si sposta a favore del Forester sia per una migliore impugnatura, per la maggiore "potenza" della lama e del seghetto (eccellente) sia perchè la stessa lama è dotata di blocco per cui permette di lavorare con maggiore sicurezza.
L'huntsman lo uso come backup, per lavoretti più leggeri o come edc.







Telefono cellulare
Odio portarlo anche se riconosco la sua utilità ai fini della sicurezza.
Pensiamo ad una caduta che ci procuri la frattura di un arto o peggio ancora.
Prima di partire è di fondamentale importanza accertarsi sullo stato di carica della batteria e del credito disponibile. 
Proteggo l'apparecchio fasciandolo con un velo di pellicola trasparente che lo preserva e, contemporaneamente, permette la visione dei dati sul display.
Come tutti i prodotti tecnologici anche questo mostra le sue limitazioni per cui è bene non farci pieno affidamento. Le limitazioni consistono nell'energia che gli è necessaria per funzionare e nella perdita del segnale quando ci si trova in zone particolari.
Per il primo problema ci si può attrezzare con batterie di scorta e/o con pannellini solari da viaggio applicabili su qualche borsa della bicicletta o sullo zaino mentre, per il secondo, c'è poco da fare; se il segnale è assente rimane tale. Un localizzatore satellitale che invii la nostra posizione con allegato un sms contenete un messaggio di soccorso potrebbe sopperire al problema ma ancora non mi sono del tutto addentrato in questa materia.
Il consiglio è quello di lasciare sempre detto a qualcuno di nostra conoscenza il tragitto che si intende percorrere con i presumibili orari di fine escursione. In caso di difficoltà o pericolo e nell’impossibilità di comunicare, i soccorsi sapranno dove cercarci.
Bisogna anche imparare a contare solo su noi stessi ad essere preparati, soprattutto mentalmente, a superare eventi che possono mettere a dura prova la nostra forza di volontà e la capacità di reagire. 

Accendino piezo con involucro trasparente
Un accendino è sempre utile in svariate circostanze tra cui quella di accendere un fuoco, per esempio. Preferisco i modelli piezo che funzionano anche se adoperati con le mani umide o bagnate e con l’involucro trasparente che mi permette di verificare la quantità di gas liquido al suo interno.

Taccuino e penna
Sempre a portata di mano in quanto il loro uso è frequente per annotare una miriade di informazioni o trascrivere emozioni che inevitabilmente scaturiscono durante il percorso.

Compatta digitale
Le mie uscite vengono quasi sempre accompagnate dal trasporto di una macchina fotografica digitale con la quale documento ciò che di interessante bello e brutto noto durante il tragitto.
La sua presenza all'interno di un equipaggiamento è unicamente dettata da preferenze personali in quanto non trattasi di un accessorio indispensabile ai fini della pedalata.
Unitamente porto un kit di pulizia dell’obiettivo composto da qualche cartina e pompetta pulisci obbiettivo.


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Come si vede dalle foto in alto, alcune dotazioni le ho applicate direttamente alla cintura del marsupio.
In quella a destra è visibile il contenitore del cellulare e della compatta digitale, in quella di sinistra il coltello e l'astuccio del multitool della Leathermann.
In particolare la pinza multiuso fa parte della -sezione officina- però, invece di stivarla dentro la borsa insieme agli altri accessori, preferisco portarla in vita perché troppo utile per tutte le considerazioni già espresse in precedenza.

Quando piove rimuovo il tutto dalla cintura e lo inserisco all'interno del marsupio che proteggo con una copertura impermeabile.

Il pedalare con il marsupio allacciato contenente l'equipaggiamento non mi procura alcun fastidio o impedimento.

Buen camino a todos… Amedeo

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