Gioie e dolori; più dolori che gioie.
Il “contenitore” per l’acqua è sempre stato un problema per me.
Non sopportando lo zainetto idrico perché produce sudorazione alla schiena e perché non mi fido della sacca in plastica anche se è riportata la dicitura “per uso alimentare”, per contenere i liquidi usavo esclusivamente delle borracce, una o due, da 500 o 650 ml, dipendeva della lunghezza del percorso e soprattutto delle stagioni.
Abbandonate quelle specifiche per il ciclismo in plastica a causa del –saporaccio- e del cattivo odore che trasmettono all'acqua rendendola imbevibile passai a quelle in policarbonato, tanto raccomandate e tanto rinomate.
Dopo anni di utilizzo vengo a sapere che alcuni studi asseriscono e confermano che il policarbonato, a contatto con i cibi o i liquidi, trasmette una sostanza cancerogena chiamata bisfenolo A.
Altro cambio.
Dopo una breve e deludente parentesi con una borraccia termica della Barbieri che presentava un punto debole nel tappo che poco tempo dopo si ruppe rendendola inutilizzabile, passai a quelle da trekking scegliendo una Sigg da 650 ml, pba 100% free, con il rivestimento interno composto da una speciale lacca a base d’acqua che non conferisce al liquido alcun saporaccio e che non si deteriora nemmeno con il contatto con bevande contenenti gli acidi della frutta.
Per gli acidi della frutta non saprei ma per quello che riguarda il “sapore” dell’acqua confermo quanto dichiarato dal costruttore.
La perplessità è che la formula chimica del composto interno è segreta ed infatti non si trovano informazioni in merito sul web.
Chi mi garantisce che dal composto non migri nell’acqua qualche agente dannoso per la salute?.
Poco pratica nel tappo a vite per uso ciclistico ho deciso di abbandonarla soprattutto perché preoccupato da alcune “crepe” nella verniciatura interna causate da colpi alla parte esterna; e se trasmettessero qualcosa?.
Borraccia in acciaio Brunner da 1000 ml con protezione in neoprene della Camp |
un termos della Keen Sport da 500 ml e una borraccia della Brunner da 1000 ml.
Per contro c’è un inevitabile aumento del peso e il problema di adattare la borraccia da un litro al porta borraccia applicato sulle biciclette.
Per quello che riguarda l’idratazione non dimenticatevi mai di bere anticipando sempre lo stimolo della sete.
Quando lo si avverte vuol dire che siamo già in fase di disidratazione.
Il consiglio è quello di bere qualche sorso prima della partenza e di continuare a farlo ad intervalli regolari di circa 20 minuti; tre, quattro sorsi pasteggiando l'acqua in bocca prima di ingurgitarla per “ingannare” la sensazione della sete.
Buen camino a todos… Amedeo
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