sabato 21 luglio 2012

Kit per cucinare


Se c’è una cosa che adoro è quella di fermarmi dopo aver percorso alcuni chilometri per scaldarmi qualcosa da bere o da mangiare, è un momento di “intima intimità” che si instaura con me stesso e che mi fa vivere più piacevolmente il cammino quando riparto.
E’ una pausa rigenerante e ancor più gratificante quando è freddo o piove perché il fisico e la mente ne risentono benevolmente.
Le mie bevande preferite sono il the, un bel brodo caldo o le buste di caffè/ginseng solubile; per il cibo tonno con fagioli o piselli oppure un bel piatto di stoccafisso con qualche fetta di pane come visibile in foto.
Certo non è un'alimentazione riportata nei manuali di ciclismo ma ognuno ha i suoi gusti e poi, per cortesia, non costringetemi ad ingurgitare quelle odiose, gommose e costose barrette dal sapore indecifrabile perché contengono maltodestrine e tutta una serie di sostanza chimiche che aumentano le prestazioni perché proprio non mi vanno giù; una bella fagiolata calda con del tonno mi appaga maggiormente tanto non devo battere nessun record.
Questo nel caso di uscite giornaliere.
Durante un viaggio dove la sera ci si trova in un altro paese consiglio di recarsi in un locale per gustare le specialità del luogo, in alternativa si può sempre cucinare un pasto caldo nella cucina di un ostello se questo ne è provvisto.
Ritengo, comunque sia, che un minimo di autosufficienza anche da questo punto di vista sia importante. Certo che se abbiamo programmato un viaggio della durata di parecchi giorni non è pensabile portarsi dietro un intero negozio di generi alimentari, però una scorta di cibo che copra le esigenze per almeno due giorni è importante portarla perché durante il percorso possono verificarsi situazioni tali per cui non è possibile raggiungere il luogo programmato per la sosta, né quello alternativo. Naturalmente trattasi di cibo non deteriorabile specie con il caldo. La scorta vale anche e soprattutto per l'acqua e una borraccia da almeno un litro deve essere lasciata sempre e solo a disposizione per eventuali emergenze.
Con il tempo mi sono assemblato un kit per cucinare che porto sempre dentro la borsa dato il peso e l’ingombro contenuto ed è composto da:

- un fornello a gas Msr Pocket Rocket;
- una bombola di gas Msr da 125g/220ml;
- gavetta / pentola + coperchio;
- bicchiere / pentolino;
- piatto + sacchetto protettivo;
- forchetta e cucchiaio;
- scolapasta;
- grattugia;
- accendino;
- manico;
- panno in microfibra, spugnetta + qualche foglio di scottex;
- contenitore.

Alcune considerazioni sul kit.

- Avevo bisogno di un fornello compatto, leggero, di minimo ingombro, semplice da usare, che avesse la possibilità di essere rimosso dalla bombola una volta terminata la cottura, che non necessitasse di ulteriori utensili per funzionare a dovere come, per esempio, il paravento e con la possibilità di essere alimentato anche con cartucce  compatibili e non esclusivamente con quelle prodotte dalla casa madre.
La scelta cadde sul Pocket Racket della Msr e a distanza di tempo posso dire che fu una scelta azzeccata.
Il funzionamento è sempre stato garantito anche con temperature rigide e quando soffia il vento svolge egregiamente il suo compito.
Del fornello parlerò più dettagliatamente in un apposito post.


-La gavetta / pentola è in acciaio perché non cuocio nell’alluminio che è dannoso per la salute. Per diminuirne il peso rimossi il manico che serviva a tenere pressato il coperchio nella parte superiore segandolo in prossimità dell’attacco al corpo della gavetta dopodiché carteggiai l’area per eliminare i residui metallici. Dopo alcune prove ho verificato che con 400 ml di acqua riesco a cuocere un etto di penne a patto di controllare l'intensità del fuoco, di mescolare ad intervalli brevi e regolari la pasta affinché non si attacchi e di usare il coperchio per evitare troppa dispersione di vapore.
Il coperchio non è quello originale in acciaio ma è formato da un foglio di carta da forno ripiegato su se stesso e largo quel tanto che basta per coprire quasi tutta la parte superiore della pentola.
Le dimensioni utili sono cm 12 di diametro interno e cm 6 di altezza.

-Anche il bicchiere/pentolino è in acciaio e contiene 300 ml di liquido. Lo uso per scaldare le bevande.
E' molto comodo inoltre per riporre alcune attrezzature del kit. Dalla foto si vede come contiene agevolmente il fornello e la sua custodia, la forchetta ed il cucchiaio, il panno in microfibra ripiegato e la spugnetta.

- Il piatto invece è in alluminio, leggerissimo, con un diametro di cm 15,5 e per evitare graffi sulla sua superficie lo ripongo all’interno di un sacchettino di plastica.

- Forchetta e cucchiaio ugualmente in alluminio. Molto leggeri ho provveduto a segare il manico in eccesso ad entrambi e ad affinarne i bordi risparmiando soprattutto in ingombro.

- Lo scolapasta è un colino con il bordo in plastica con il manico che ho ritagliato a misura quel tanto che basta per reggerlo con due dita. Il sottostante reticolato di scolo è flessibile e, di conseguenza, meno ingombrante. Lo proteggo avvolgendolo in un sacchettino.

- Dal momento che mi piace mangiare la pasta specialmente le penne e con abbondante "spolverata" di parmigiano mi sono procurato una grattugia piccola di quelle usate per grattare la noce moscata che svolge ugualmente bene il compito anche con il formaggio. E' alta 5 cm.

- L'accendino è del tipo piezo perché mi permette l'accensione anche con le dita umide o bagnate cosa che non succede con quelli a pietrina. Lo preferisco, inoltre, con l’involucro trasparente per verificare il livello del gas nel serbatoio.

- Il manico in alluminio lo uso per reggere la gavetta o il pentolino quando sono caldi.

- Un panno in microfibra, una spugnetta più qualche foglio di scottex per lavare, pulire e asciugare.

Il kit lo ripongo all’interno di un contenitore in ceratina impermeabile chiuso con zip.
Lo stivaggio non è mai casuale ma segue un preciso ordine e cioè:
a destra compongo una pila formata dal piattino all’interno del sacchetto protettivo con sopra i fogli di scottex e poi ancora la gavetta al cui interno prende posto lo scolapasta dentro il sacchetto e al suo interno la cartuccia del gas con l’accendino e la grattugia.
Nella parte sinistra ripongo il bicchiere dove al suo interno ho già sistemato il fornello con custodia, il panno ripiegato, la spugnetta ed il cucchiaio con la forchetta. Il bicchiere lo inserisco per lungo e con il manico girato verso l’interno.
Da ultimo inserisco il manico nella parte centrale.
Il peso complessivo di tutto il kit è di 680 g con la bombola del gas completamente piena.


Buen camino a todos.... Amedeo

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