domenica 30 settembre 2012

Illuminazione - Premessa

Ciao a tutti ragazzi,
Le "piccole" del set
con una serie di articoli a partire da questo che è la -Premessa-, voglio parlarvi del "parco illuminazione" che con l'esperienza e la pratica sul campo acquisita in questi anni mi sono creato per soddisfare le mie esigenze durante le escursioni.
"Parco illuminazione" sottintende che non uso una sola lampada ma lampade diverse scelte a seconda delle situazioni che si presentano o che potrebbero verificarsi.
Sono dell'opinione infatti che non esista una sola fonte di illuminazione con la quale poter far fronte ad ogni evenienza anche se è vero che il mercato offre prodotti versatili grazie ai quali è possibile regolare l'intensità luminosa a seconda delle circostanze o di avere, nello stesso corpo, una doppia fonte di illuminazione costituita da una lampadina più potente per indirizzare il fascio luminoso in lontananza per avvistare in anticipo eventuali ostacoli  e quindi utile quando si cammina o si pedala specie in condizioni difficili ed un altra di potenza minore per usi più generici come muoversi in prossimità del campo base, cucinare, leggere all'interno della camerata di un ostello senza disturbare gli altri.
Petzl E+Lite
La preferenza si è indirizzata sulle lampade frontali rispetto alle torce da tenere in mano perché offrono due indiscutibili vantaggi (secondo me):
la possibilità di avere entrambe le mani sempre libere e di indirizzare il fascio luminoso nel punto voluto o dove si ha necessità.
In più, quando pedalo, la preferisco senz'altro all'impianto di illuminazione a dinamo installato di serie sulla bici la cui intensità luminosa è direttamente proporzionale alla velocità della pedalata quindi non costante e debole se impegno una salita.
La frontale invece mi permette una luce costante almeno fino a quando non inizia la scarica delle batterie (che prontamente sostituisco con quelle di riserva che porto al seguito nell'equipaggiamento).
Sono dell'opinione inoltre che quando si sceglie un prodotto per valutarne l'acquisto le specifiche tecniche indicate dal costruttore nella scheda tecnica sono da prendersi solo come punto di riferimento e non come verità assoluta. L'impermeabilità riportata sulla confezione, per esempio, va sperimentata sul campo così come il tempo di durata delle pile che è molto variabile, dipendente dalle condizioni atmosferiche (freddo) dalla qualità delle pile  utilizzate, dalla loro  capacità ecc. Quindi, sperimentare sempre prima di avventurarsi.
Favour Colour 26
Quando si ha a che fare con l'illuminazione inevitabilmente subentrano termini "strani" tipo lumens, watt, IPX8 per esempio.
Senza sfasciarsi la testa nel troppo tecnicismo dico molto semplicemente (e me ne scuso con i puristi) che più alto è il numero dei lumens maggiore sarà l'intensità luminosa emessa dalla lampada.
Anche in questo caso però bisogna provare per rendersi conto della luminosità prodotta dalle varie potenze e di quello che si può fare.
Chiaramente con 5 lumens non mi avventuro in un sentiero ma leggo comodamente qualche pagina di un libro; con 80 lumens non vado a pescare perché posso disturbare i pesci. Con 25 lumens cammino con una certa tranquillità in un sentiero non particolarmente difficile e con buone condizioni meteo. Sì, perché anche le condizioni atmosferiche influiscono come la pioggia e la nebbia ed è per questo che insisto sul discorso della sperimentazione.
Petzl Duo Belt E67
IPX8 invece è una sigla che fa parte di uno standard IP -Grado di Protezione IP- (international protection) che indica fino a che punto l'oggetto è protetto dalla penetrazione della polvere e dell'acqua (seconda cifra). Il numero 8 è il massimo della protezione e assicura non solo l'impermeabilità agli spruzzi o alla pioggia battente ma anche l'immersione in acqua alla profondità di un metro per 30 minuti senza che la lampada venga danneggiata. La tenuta è assicurata da guarnizioni O-ring nelle parti mobili della torcia con le filettature spalmate di grasso al silicone.
E' sempre meglio però non fidarsi più di tanto e il consiglio è quello di proteggere sempre il corpo della lampada quando è possibile. Il grado di protezione, poi, può andar bene le prime volte. Con l'uso, infatti, subentrerà la necessità di sostituire le pile per più volte e l'O-ring inizierà a presentare inevitabili segni di usura, può verificarsi che si sposti leggermente dalla sua posizione originaria e ottimale, le filettature non vengono cosparse di grasso per cui il grado di protezione tende a diminuire.
Mini MagLite
Detto questo è proprio sperimentando che mi sono assemblato, come dicevo sopra, il mio "parco illuminazione" che ho adattato alle mie esigenze.
In realtà il set è molto più esteso ma quello che presenterò e commenterò fa parte dell'equipaggiamento che abitualmente mi porto dietro a seconda dei percorsi e/o delle circostanze (quindi non tutte insieme in una sola volta).
Il gruppo è composto da sette punti luce e precisamente:
Petzl Signal EO5P;
Favour Dual Light clip - Torcia a bottone a pannellino solare;
Petzl E+Lite;
Favour Colour 26;
Petzl Duo Belt E67;
Mini MagLite.
Di ognuna di queste fonti di illuminazione scriverò dettagliatamente nei prossimi articoli.

Buen camino a todos... Amedeo


1 commento:

  1. Buongiorno Amedeo!
    Ho letto il tuo articolo e vorrei chiederti un consiglio. Mi servirebbe una frontale per andare in bosco di notte. Pensavo a qualcosa con almeno tre opzioni di illuminazione a livello di lumens, magari con batterie ricaricabili.
    Sapresti darmi qualche indicazione?
    Grazi,
    Giovanni

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